Questa chiesa, originariamente posta all’interno del castello dei signori feudatari di
San Maroto, rappresenta un unicum nel panorama dell'architettura medievale marchigiana: è caratterizzata infatti da un'insolita pianta circolare (di derivazione romano-bizantina) con quattro absidi radiali, ma risulta priva di ambulacro anulare, e l'interno è coperto da una cupola.
Chiesa di San Giusto Foto originale G. Romiti |
Proprio per la sua particolare struttura a pianta centrale, sono numerose le supposizioni sulla sua origine, prima fra tutte l'arrivo di esperte maestranze orientali, in particolare
dalla Siria, per la sua realizzazione.
Alla sua tradizionale lettura come chiesa fondata intorno all’anno Mille, si contrappone l’ipotesi di un padiglione da caccia / osservatorio astronomico, risalente al periodo carolingio e voluto dallo stesso Carlo Magno, ipotesi ancor più suggestiva se si considera che anche la non lontanissima Abbazia di San Claudio (Corridonia) viene interpretata come edificio di origine carolingia (studi recenti hanno riconosciuto in essa addirittura il palazzo imperiale di Aquisgrana!).
Alla sua tradizionale lettura come chiesa fondata intorno all’anno Mille, si contrappone l’ipotesi di un padiglione da caccia / osservatorio astronomico, risalente al periodo carolingio e voluto dallo stesso Carlo Magno, ipotesi ancor più suggestiva se si considera che anche la non lontanissima Abbazia di San Claudio (Corridonia) viene interpretata come edificio di origine carolingia (studi recenti hanno riconosciuto in essa addirittura il palazzo imperiale di Aquisgrana!).
Nel campanile, che risale, insieme alla vicina sacrestia, ad una seconda fase costruttiva, sono visibili affreschi risalenti alla fine del Trecento; l'interno della chiesa, oltre ad una croce astile del '500, conserva una tavola di Venanzo da Camerino (Madonna del Rosario) ed
una Madonna in trono con bambino, della seconda metà del XIII secolo.