Un paesino appeso a una rupe di 600 metri, abitato da sole 800 anime, e come se non bastasse nel più remoto entroterra maceratese: cosa mai potrà offrire al viaggiatore in cerca di nuove emozioni?
Ebbene, Monte San Martino è un indescrivibile quanto inaspettato concentrato di meraviglie artistiche, paesaggistiche e culinarie.
Forse insediamento dei Piceni o colonia romana, durante le invasioni barbariche divenne quartiere dei Franchi, cambiando il nome di Arx Rubetana in Monte San Martino, in onore del vescovo di Tours, che divenne patrono del paese.
A questo santo è dedicata la Chiesa di San Martino, in posizione dominante, sulla sommità del colle.
Questa chiesa è un vero e proprio scrigno: al suo interno sono conservati un polittico di Girolamo di Giovanni da Camerino, un trittico ed un polittico di Vittore Crivelli e un polittico realizzato a quattro mani da Carlo e Vittore Crivelli, l'unico finora noto realizzato dai due fratelli in collaborazione.
Questa chiesa è un vero e proprio scrigno: al suo interno sono conservati un polittico di Girolamo di Giovanni da Camerino, un trittico ed un polittico di Vittore Crivelli e un polittico realizzato a quattro mani da Carlo e Vittore Crivelli, l'unico finora noto realizzato dai due fratelli in collaborazione.